Marseus1 - Galleria Luigi Caretto

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Marseus1

Quadri mostra
 
 

Otto Marseus van Schrieck
"Sottobosco con Pianta di Cardo"
Olio su tela
cm 46,5x56,5
opera firmata e datata 1662.
Opera in pendat con la precedente


 
 
 
 
 

Provenienza:
Collezione privata.

Si ringrazia il Professor F. G. Meijer per aver pienamente confermato la paternità e l'alta qualità dell'opera.

Nota:

Questo celebre pittore olandese di nature morte, famoso per i sottoboschi con rettili, farfalle, funghi ed erbe rare, ebbe un rapporto privilegiato con l’Italia dove si stabilì (tra Roma e  Firenze) con i pittori Matthias Withoos e Willem van Aelst.
Durante la sua permanenza italiana, entrò a far parte della Schildersbent, la celebre confraternita dei pittori stranieri operanti in Italia, con il soprannome di Snuffelaer (traddotto letteralmente, “l’annusatore”), perché, secondo il biografo Arnold van Houbraken, era solito fermarsi ad annusare ovunque, alla ricerca di piante e creature rare.
Tra i suoi importanti mecenati italiani vi fu proprio Ferdinando II de' Medici, Granduca di Toscana e suo fratello il Cardinale Leopoldo.
Van Schrieck è noto per il particolare sottogenere di dipinti floreali di difficile definizione e da lui inventato: la rappresentazione di vedute in primo piano del sottobosco con fiori e piante selvatiche, funghi, insetti e rettili e, in generale, specie animali e vegetali rare.
Probabilmente il suo interesse per questo particolare habitat naturale nacque durante il suo soggiorno a Firenze, città in quel periodo culturalmente e scientificamente vivace ed in cui il nascente interesse scientifico si fondeva con l’apprezzamento estetico ed una visione del mondo ancora legata alle così dette Wunderkammer, cioè quelle note stanze dedicate alla raccolta di meraviglie naturalistiche ed estetiche che, ovunque in Europa, erano un must delle collezioni nobiliari e principesche. Basti pensare ai contributi parascientifici di Ulisse Aldrovandi e all’interesse che avevano suscitato, ad esempio, a Firenze, Praga ed Anversa.
Il Granduca Ferdinando II, inoltre, fu solito tenere a Palazzo Pitti barometri, termometri ed altri strumenti tecnologici e fu munifico mecenate di ricercatori come Galileo Galilei ed Evangelista Torricelli, non disdegnandosi di dedicarsi personalmente a studi sull'incubazione artificiale delle galline ed a miglioramenti del termometro. Nel 1642 fondò l'Accademia Medicea Sperimentale dalla quale prese origine l'Accademia del Cimento, ideata dal fratello Leopoldo nel 1657,  prima società scientifica europea di carattere sperimentale.
Assieme al fratello, coniugò interesse scientifico col mecenatismo artistico, incoraggiando pittori come van Schrieck alla realizzazione di dipinti come questi
Le due importanti tele -assenti dal mercato da oltre 30 anni e in eccezionale stato di conservazione- mostrano oltre trenta specie differenti di creature, divise tra flora, fauna e mondo dei funghi, tra cui un’efemerottera – conosciuta come Effimera e usata in arte come allegoria della brevità della vita- un cardellino ed una libellula. Tra gli animali, di assoluta rarità è da segnalare anche la presenza di un ermellino in livrea scura.
Quanto al processo produttivo, van Schrieck utilizzava anche un'inusuale tecnica di pittura: per rendere al meglio la vita presente negli animali e nelle piante che riproduceva, spesso applicava direttamente sulla tela dei veri insetti. Ed è questo un dettaglio fondamentale: nelle opere migliori dell’autore, infatti, spesso è possibile notare che la pittura utilizzata per le farfalle ha subito un processo di “rientro” sulla tela a causa del fatto che, ab origine, l’opera era completata con farfalle vere che, per logici motivi di conservazione, non sono sopravvissute allo scorrere del tempo. Non fanno eccezione le due opere -firmate- che presentano esattamente la medesima e speciale caratteristica.



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